Una singola balena del mercato delle criptovalute ha incassato oltre 160 milioni di dollari di profitti dopo aver scommesso con successo sul recente calo dei prezzi di Bitcoin ed Ethereum. L’11 ottobre, la piattaforma di analisi blockchain Lookonchain ha riportato che un detentore a lungo termine di Bitcoin aveva aperto posizioni short per oltre 1,1 miliardi di dollari sulle due principali criptovalute per capitalizzazione di mercato.
Nonostante il recente slancio rialzista di Bitcoin ed Ethereum, la balena ha scommesso che entrambi gli asset avrebbero perso valore, una previsione che si è rivelata corretta in meno di 30 ore. Il crollo dei prezzi ha permesso al trader di realizzare un profitto stimato di 160 milioni di dollari, confermando la sua abilità nel leggere il mercato in momenti di alta volatilità.
Dopo la svendita, la balena ha iniziato a chiudere la maggior parte delle posizioni, mantenendo solo 821,6 BTC per un valore di circa 92 milioni di dollari, un’operazione che ha immediatamente alimentato speculazioni sul fatto che potesse avere informazioni anticipate sui cambiamenti macroeconomici imminenti che hanno innescato il calo del mercato generale.
Le tensioni geopolitiche hanno giocato un ruolo significativo nel crollo: venerdì scorso, l’ex presidente Donald Trump ha annunciato l’intenzione di imporre una tariffa del 100% sulle importazioni dalla Cina, insieme a nuovi controlli sulle esportazioni destinati a industrie software critiche, con l’entrata in vigore prevista per il 1° novembre. L’annuncio ha spaventato gli investitori sia nei mercati tradizionali sia nel settore crypto, generando una vendita massiva su asset considerati rischiosi.
Secondo i dati di BeInCrypto, Bitcoin è sceso fino a 105.262 dollari prima di risalire a 111.052 dollari al momento della pubblicazione, mentre Ethereum, Solana, Dogecoin e XRP hanno seguito traiettorie simili. Il brusco calo dei prezzi ha innescato liquidazioni record, con oltre 1,6 milioni di trader liquidati e posizioni per 19,31 miliardi di dollari chiuse in sole 24 ore, come riportato da CoinGlass.
La maggior parte delle perdite ha colpito i trader long, che avevano scommesso su ulteriori aumenti di prezzo, per un totale di 16,82 miliardi di dollari, mentre i trader short hanno subito perdite aggiuntive pari a 2,5 miliardi di dollari. Bitcoin ha rappresentato 5,37 miliardi di dollari delle liquidazioni totali, seguito da Ethereum con 4,43 miliardi di dollari. I trader di Solana hanno perso circa 2 miliardi, mentre quelli di HYPE e XRP hanno subito perdite rispettivamente di 890,37 milioni e 708,24 milioni di dollari.
L’exchange decentralizzato Hyperliquid è emerso come il principale luogo di liquidazione, gestendo circa 10,3 miliardi di dollari o circa il 53% di tutte le operazioni chiuse, seguito da Bybit con 4,65 miliardi di dollari, Binance con 2,39 miliardi e OKX con 1,21 miliardi.
L’episodio dimostra come eventi geopolitici e operazioni di grandi investitori possano rimodellare rapidamente le dinamiche del mercato crypto, creando guadagni straordinari per alcuni e perdite massicce per altri. La previsione corretta della balena e la tempestiva chiusura delle posizioni hanno sottolineato quanto il tempismo e l’analisi accurata siano cruciali per navigare un mercato volatile come quello delle criptovalute.
Questo caso è un chiaro esempio di come grandi investitori, grazie a strategie sofisticate e accesso a strumenti avanzati, possano sfruttare le oscillazioni dei mercati a loro vantaggio, mentre trader meno esperti rischiano perdite ingenti. L’operazione evidenzia inoltre l’interconnessione tra eventi macroeconomici e mercati digitali: l’annuncio dei dazi e dei controlli sulle esportazioni da parte degli Stati Uniti ha innescato un effetto domino che ha colpito asset principali e secondari.
Bitcoin ed Ethereum, in quanto principali barometri del mercato crypto, hanno reagito immediatamente, amplificando l’effetto sui mercati secondari e sui trader retail. L’impatto è stato così rilevante da generare liquidazioni mai viste prima, mostrando quanto il mercato delle criptovalute possa essere sensibile alle notizie macroeconomiche globali e alle mosse delle grandi balene.
La capacità di anticipare i movimenti del mercato, unita all’utilizzo di strumenti derivati e strategie di gestione del rischio, ha permesso a questa balena di realizzare oltre 160 milioni di dollari in un arco di tempo estremamente breve. Analisti del settore hanno sottolineato che eventi simili evidenziano la necessità di un’adeguata preparazione e di un’analisi costante per tutti i partecipanti al mercato crypto, dal trader retail all’investitore istituzionale.
La vicenda rappresenta un monito sul potenziale di volatilità e sugli alti rischi legati alle criptovalute, pur mostrando le opportunità di profitto eccezionali che si possono ottenere con strategie corrette. Questo episodio rafforza l’idea che il mercato crypto, pur essendo altamente speculativo, reagisca in modo diretto agli sviluppi politici ed economici globali, rendendo fondamentale la comprensione dei contesti macro e dei comportamenti delle grandi balene.
In sintesi, la balena crypto che ha guadagnato oltre 160 milioni di dollari grazie al ribasso di Bitcoin ed Ethereum ha dimostrato come il tempismo, la conoscenza del mercato e l’uso efficace degli strumenti finanziari possano portare a guadagni straordinari, mentre le stesse condizioni possono esporre migliaia di trader retail a perdite significative, come dimostrano le liquidazioni record registrate in quell’arco di 24 ore. Il caso sarà probabilmente studiato come esempio di operazione ad alta precisione nel mondo delle criptovalute e segna un momento storico per il mercato digitale, sottolineando l’influenza delle balene e degli eventi macroeconomici sulla volatilità globale delle crypto.