Stablecoin in euro: l’alleanza delle grandi banche europee

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In un passo che potrebbe rivoluzionare i pagamenti digitali in Europa, nove tra le principali banche del continente si sono unite per progettare e lanciare una stablecoin in euro. L’obiettivo? Diminuire la dipendenza dalle valute digitali agganciate al dollaro e consolidare l’euro come valuta stabile anche nell’ecosistema cripto.



euro digitale



🏛 Le banche coinvolte e il progetto

Tra le istituzioni che partecipano all’iniziativa ci sono nomi rilevanti come ING Group, UniCredit e Banca Sella. Il piano è di realizzare questa stablecoin entro il 2026, mantenendo trasferimenti rapidi e costi contenuti, soprattutto nei pagamenti transfrontalieri.

La stablecoin sarà progettata per essere conforme al regolamento europeo MiCA (Markets in Crypto-Assets), così da garantire trasparenza, tutela dei consumatori e sicurezza.


📜 MiCA: il regolamento che cambia le regole del gioco

Il MiCA è un regolamento europeo entrato in vigore nel 2023, e rappresenta uno degli strumenti principali con cui l’Unione cerca di armonizzare le norme sulle criptovalute. Grazie a esso:

  • le piattaforme crypto devono adeguarsi a nuove regole,

  • i token non conformi rischiano di essere esclusi,

  • gli utenti ottengono maggiori garanzie.

Con questa stablecoin, le banche vogliono muoversi entro le regole stabilite, offrendo così un’alternativa europea rispetto alle criptovalute legate al dollaro.


🇺🇸 Confronto con gli Stati Uniti: le differenze normative

Negli USA, il recente GENIUS Act ha introdotto requisiti severi per le stablecoin, tra cui:

  • separazione rigorosa tra attività bancarie tradizionali e quelle legate alle criptovalute,

  • restrizioni sull’uso delle riserve (niente titoli a lungo termine),

  • obbligo di copertura 1:1 per ogni token emesso.

Mentre molte delle regole sono simili a quelle del MiCA (es. trasparenza, copertura, rimborso degli utenti), il modello europeo tende ad essere più flessibile in alcuni aspetti, ma con forte attenzione alla regolamentazione.


⚖ Opportunità e rischi del modello multientità

L’idea di una stablecoin emessa da più istituti finanziari in paesi diversi (modello “multi-issuers”) può offrire diversi vantaggi:

  • maggiore liquidità e capacità di espansione;

  • condivisione dei costi e competenze.

Ma comporta anche sfide legali e operative: rischio di disallineamenti tra delle varie giurisdizioni, differenze nella protezione degli utenti, e incertezza sulla coesione tra le entità emittenti.


🌍 Perché l’Europa vuole staccarsi dal dominio del dollaro

Attualmente il mercato delle stablecoin è dominato dalle due principali: Tether (USDT) e USDC. Insieme, coprono circa l’80 % del mercato globale. Le stablecoin in euro, invece, rappresentano ancora uno spazio di nicchia — appena lo 0,2 % della capitalizzazione totale. Borsainside

La sfida per l’Europa è quindi ambiziosa: offrire una valida alternativa per ridurre l’influenza del dollaro e consolidare una maggiore sovranità finanziaria.


✅ Prospettive future

Guardando avanti, sarà interessante osservare come le banche europee gestiranno questa sfida. L’arrivo della stablecoin in euro potrebbe diventare un tassello fondamentale nella trasformazione dei pagamenti digitali.

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